mercoledì 28 settembre 2016

CARI GIORNALISTI LA FAZIOSITA’ CONTRO IL M5S NON PAGA

Si discute molto, in questi giorni, sull’ accanimento mediatico nei confronti della giunta Raggi e del M5S. Incredibilmente, c’è ancora qualcuno che lo nega o  giustifica  il faro,  perennemente puntato su Roma invece che sui problemi ben più gravi dell’Italia,  come un’attenzione normale verso una forza politica giovane  che governa,  per la prima volta, realtà importanti del Paese.

Eppure,  basta leggersi  i giornali di questo ultimo mese, tra cui si distinguono la Repubblica e il Corriere, per verificare come l’intensificarsi degli attacchi, o delle illazioni, fondate spesso su pettegolezzi e non su fatti reali, si siano intensificati in maniera direttamente proporzionale con l' avvicinarsi della data del  referendum istituzionale. Se dovessi dare la palma al primo e secondo grande giornale più fazioso, in questo senso, dunque non avrei dubbi: i due giornali citati nell’ordine.

La tecnica di diffusione quasi giornaliera di notizie mistificate, o inventate di sana pianta sul M5S, come quella  di presunte critiche  del Vaticano contro la Raggi  o  delle dimissioni fantomatiche, annunciate ieri da Repubblica, dell’assessore alla ragioneria della giunta Raggi,  ne sono  la riprova hanno il chiaro obiettivo di presentare i “Grillini” come  incapaci di governare, inesperti, inaffidabili assolutamente inadatti per  un governo nazionale.

La notizia di oggi è che la Raggi ha completato la giunta, finirà dunque  il cicaleccio  contro i grilli? Ne dubito. Sono pronto a scommettere che ora ci si concentrerà di nuovo, non sui problemi di Roma, ma sul caso Muraro, oppure si inventeranno altre finte notizie da Repubblica delle Bananes.

Più in generale, mi pare  interessante rilevare come  modi  e  tecniche di diffusione capillare delle non notizie, attraverso la ripetizione (come noto, una falsità ripetuta diventa verità)   sfruttino  la tendenza di molti media ad un  conformismo a sua volta motivato da una   parossistica ricerca dell’audience.

Accade così che un giornale lancia una presunta notizia e tutti gli altri, spesso senza verificarne l’attendibilità,  la ripetano  all’ infinito, come un  tam tam nell’ aere della giungla. Ma se la notizia è falsa,  potremmo parlare di  giornalisti inesperti, incompetenti, disonesti intellettualmente, incapaci di condurre un giornale, senza che la categoria si offenda?  Soprattutto viene poi smentita la notizia in prima pagina o si chiede scusa?

Quello che ai rappresentanti, meno nobili, della categoria sfugge, è che ormai il pubblico si è svezzato, si informa più rapidamente in rete dove circola, per fortuna, un minimo di controinformazione. A differenza del passato,  oggi è subito possibile confrontare,  su diversi giornali online,   come viene data una stessa notizia, formandosi  un minimo di opinione critica. Difatti, la stragrande maggioranza degli Italiani, in un sondaggio,  trasmesso  recentemente a Piazza Pulita, risponde che la  forza politica  più attaccata dai media è  il M5S.

Sarebbe anche  interessante, a questo punto, interrogarsi sulle le ragioni   di fondo di questo  accanimento,   presente fin dagli esordi, nei confronti di una forza politica nuova, formata da semplici cittadini  che hanno deciso dimettersi in gioco per cambiare il sistema malato attuale.   Dipende solo dalla linea editoriale e politica dettata dei proprietari dei giornali  e dai loro interessi?

Credo che molti giornalisti siano condizionati anche da quel deleterio processo di competizione che è uno dei frutti dell’albero malato dell’attuale sistema globale. C’è  poi l’aspetto psicologico:  la paura del cambiamento, soprattutto se appare radicale. La fedeltà a   quel conservatorismo storico dell’elettorato italiano  che, oggi, a causa di  una crisi ancor più spaventosa,    tanti cittadini sembrano  invece aver  superato. 

Insomma, la paura del baratro, di montiana memoria, non paga più, come la   faziosità eccessiva nell’ informazione. Anzi, alla lunga, finisce col diventare controproducente. Anche  per questo,  il m5s , nonostante tutti gli attacchi, ha perso pochissimi consensi e, a breve,  potrebbe perfino  riguadagnarseli con gli interessi.





SPERO CHE QUESTO AMORE COSI' GRANDE NON VENGA TRADITO .



Nessun commento:

Posta un commento

Il blog è aperto ai commenti dei lettori, ognuno è responsabile di quel che scrive .I commenti con insulti personali verranno rimossi.