COME INFORMARSI IN MODO CRITICO
Se vogliamo informarci correttamente e difenderci dalle menzogne e manipolazioni dei media asserviti al potere e formarci una opinione libera ed obiettiva, dobbiamo acquisire un metodo di analisi critica sulle notizie che tv e giornali ci propongono, o propinano, ogni giorno.
Queste alcune sintetiche linee guida per non farci manipolare, almeno a livello politico :
1) leggere, su una data notizia, più fonti, di orientamento politico diverso, per confrontare e capire come una stessa notizia viene presentata dai vari giornali e giornalisti, in modo diverso. Sarà così capire dal raffronto se sono obiettivi , tendenziosi o scorretti nell'informare i lettori. Per capirlo occorre valutare i fatti reali con omissioni, giudizi, o eventuali stravolgimenti della realtà dati dal giornalista. Oggi, per altro, con i giornali online ed internet oltre ai social, è possibile farlo rapidamente rispetto ad un tempo.
Dopo un po' di esercizio e lettura( ad es sulle principali testate o tg televisivi nazionali, o giornali online) sarà possibile farsi una idea se il giornale è davvero indipendente, critico ma obiettivo ed onesto intellettualmente o se è fazioso ed asservito a poteri economici o partiti politici, se è filo-governativo o meno.
Accertato questo, sarà possibile poi prendere con le molle articoli successivi. Diffidare sempre da chi non dichiara prima onestamente il proprio orientamento politico, fingendo di essere imparziale e poi manipola i fatti a favore di uno o un altro partito, o di conduttori televisivi che si dichiarano onesti e poi non applicano la par condicio, interrompono i politici sgraditi, usano trucchetti televisivi vari, mentre fanno interviste addomesticate con altri .
Anche qui occorre considerare i diversi trattamenti, il modo e l'enfasi con cui certe notizie sono date, il rispetto o meno della par condicio.
2) informarsi su chi finanzia giornali o ha il controllo economico delle reti televisive private e per le reti pubbliche verificare quale peso e spazio viene dato alle notizie che riguardano il governo in carica e quale alle opposizioni, verificando se esista obiettività nei conduttori e, anche qui una effettiva par condicio e trattamento giusto delle varie forze politica.
3)In sostanza , al di la' delle parole vanno valutati i toni utilizzati cosi' come, al di là delle promesse e chiacchiere di un politico, magari ottimo comunicatore, vanno valutati i fatti e comportamenti concreti, la coerenza tra cose dichiarate ed effettivamente fatte,.
Come nella vita, anche in politica la credibilità di una persona non si valuta attraverso l'apparenza e dalla sua capacità affabulatrice, ma dalle azioni e dai comportamenti.
Soprattutto diffidare di chi parla alla pancia alimentando odio o paura o sfruttando quella dei cittadini per conquistarsi dei voti.
Purtroppo abbiamo vitto che , In Italia , molte persone si sono fatte abbindolare da imbonitori politici di vario tipo, votando con la pancia invece che con la ragione e un minimo di senso critico ed etico. Poichè l'unica arma rimasta al cittadino è quella del voto, occorre pensarci bene e pensare anche al Paese quando si decide di dare fiducia ad una forza politica anzichè un' altra.
Votare con la testa, dopo essersi prima informati criticamente, valutando fatti, azioni e comportamenti, è il modo migliore per evitare errori a se stessi ed alla comunità.
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Se vogliamo informarci correttamente e difenderci dalle menzogne e manipolazioni dei media asserviti al potere e formarci una opinione libera ed obiettiva, dobbiamo acquisire un metodo di analisi critica sulle notizie che tv e giornali ci propongono, o propinano, ogni giorno.
Queste alcune sintetiche linee guida per non farci manipolare, almeno a livello politico :
1) leggere, su una data notizia, più fonti, di orientamento politico diverso, per confrontare e capire come una stessa notizia viene presentata dai vari giornali e giornalisti, in modo diverso. Sarà così capire dal raffronto se sono obiettivi , tendenziosi o scorretti nell'informare i lettori. Per capirlo occorre valutare i fatti reali con omissioni, giudizi, o eventuali stravolgimenti della realtà dati dal giornalista. Oggi, per altro, con i giornali online ed internet oltre ai social, è possibile farlo rapidamente rispetto ad un tempo.
Dopo un po' di esercizio e lettura( ad es sulle principali testate o tg televisivi nazionali, o giornali online) sarà possibile farsi una idea se il giornale è davvero indipendente, critico ma obiettivo ed onesto intellettualmente o se è fazioso ed asservito a poteri economici o partiti politici, se è filo-governativo o meno.
Accertato questo, sarà possibile poi prendere con le molle articoli successivi. Diffidare sempre da chi non dichiara prima onestamente il proprio orientamento politico, fingendo di essere imparziale e poi manipola i fatti a favore di uno o un altro partito, o di conduttori televisivi che si dichiarano onesti e poi non applicano la par condicio, interrompono i politici sgraditi, usano trucchetti televisivi vari, mentre fanno interviste addomesticate con altri .
Anche qui occorre considerare i diversi trattamenti, il modo e l'enfasi con cui certe notizie sono date, il rispetto o meno della par condicio.
2) informarsi su chi finanzia giornali o ha il controllo economico delle reti televisive private e per le reti pubbliche verificare quale peso e spazio viene dato alle notizie che riguardano il governo in carica e quale alle opposizioni, verificando se esista obiettività nei conduttori e, anche qui una effettiva par condicio e trattamento giusto delle varie forze politica.
3)In sostanza , al di la' delle parole vanno valutati i toni utilizzati cosi' come, al di là delle promesse e chiacchiere di un politico, magari ottimo comunicatore, vanno valutati i fatti e comportamenti concreti, la coerenza tra cose dichiarate ed effettivamente fatte,.
Come nella vita, anche in politica la credibilità di una persona non si valuta attraverso l'apparenza e dalla sua capacità affabulatrice, ma dalle azioni e dai comportamenti.
Soprattutto diffidare di chi parla alla pancia alimentando odio o paura o sfruttando quella dei cittadini per conquistarsi dei voti.
Purtroppo abbiamo vitto che , In Italia , molte persone si sono fatte abbindolare da imbonitori politici di vario tipo, votando con la pancia invece che con la ragione e un minimo di senso critico ed etico. Poichè l'unica arma rimasta al cittadino è quella del voto, occorre pensarci bene e pensare anche al Paese quando si decide di dare fiducia ad una forza politica anzichè un' altra.
Votare con la testa, dopo essersi prima informati criticamente, valutando fatti, azioni e comportamenti, è il modo migliore per evitare errori a se stessi ed alla comunità.
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CARI GIORNALISTI, PARLIAMO DI DISINFORMAZIONE
Si è parlato troppo,
in questi giorni, della giunta
Raggi, poco sui motivi reali dell’
accanimento mediatico nei confronti del M5S e sui problemi ben più gravi
dell’Italia, per nulla su un tema di fondo attualissimo: come difendersi dalle
panzane mediatiche, spesso spacciate come diritto di cronaca, imparando un
metodo critico di analisi per la lettura di giornali.
Le notizie, spesso strumentali, sul M5S di questo ultimo mese, tra cui si
distinguono alcune di Repubblica e il
Corriere, ci offrono l’occasione per una prima riflessione sui meccanismi più
utilizzati dall’informazione faziosa. Notiamo come intensificarsi degli
attacchi al M5S, fondati spesso su pettegolezzi e non su fatti reali, sia
aumentata in modo direttamente proporzionale con l’ avvicinarsi della data
del referendum istituzionale.
Questo tempismo ed
accanimento esagerato dovrebbe almeno far
sospettare il lettore che si tratti dell’ennesimo polverone sollevato dal
potere politico in carica per distrarre l’attenzione dai fallimenti del suo
governo e nel contempo, screditando la principale forza politica di opposizione,
cercare di ribaltare l’esito del referendum costituzionale che vede attualmente
il no in vantaggio. Renzi si sta giocando tutto in questa fase ed è evidente
che si avvalga massicciamente dell’opera di media e giornali amici. Un
lettore attento dovrebbe dunque prendere nota di quali giornali o tv si siano
distinti in questa campagna filo-governativa e ricordarsene per comprendere gli
sviluppi successivi.
La tecnica di diffusione quasi giornaliera di notizie
mistificate, o inventate di sana pianta come quella di presunte critiche del Vaticano contro la Raggi o
delle dimissioni fantomatiche
dell’assessore alla ragioneria della giunta Raggi, dovrebbero inoltre essere la conferma del fatto che l’obiettivo vero di questo
accanimento sia il tentativo di delegittimare il M5S come forza
alternativa di governo: “ Giunta nel
caos, la Raggi perde altri pezzi, lotta tra bande nel M5S , Grillini” incapaci di governare, inesperti,
inaffidabili assolutamente inadatti per
un governo nazionale” sono queste infatti le parole chiave più
utilizzate nei commenti finali.
Più in generale, mi pare
interessante rilevare come
modi e tecniche di diffusione capillare delle non
notizie, attraverso la ripetizione (come noto, una falsità ripetuta diventa
verità) sfruttino la tendenza di molti media ad un conformismo a sua volta motivato da una parossistica ricerca dell’audience..Accade
così che un giornale lancia una presunta notizia e tutti gli altri, spesso
senza verificarne l’attendibilità, la
ripetano all’ infinito, come un tam tam nell’ aere della giungla.
Ma se la
notizia è falsa, potremmo parlare
di giornalisti inesperti, incompetenti,
disonesti intellettualmente, incapaci di condurre un giornale, senza che la
categoria si offenda? Soprattutto viene
poi smentita la notizia in prima pagina o si chiede scusa?
Ho citato solo alcuni dei meccanismi di disinformazione e di
ricerca del consenso che, insieme ad altri, anche un giornale serio dovrebbe decidersi prima o
poi ad illustrare ai lettori per educarli ad
informarsi con un minimo di senso critico. Certo, a differenza del passato, esiste oggi
per il pubblico, la possibilità
di confrontare, su diversi giornali
online, come viene data una stessa
notizia, formandosi un minimo di
opinione critica. Ma pochi lo fanno.
Ovviamente la ragione principale di una informazione
corretta o faziosa dipende dal livello di onestà intellettuale del singolo
giornalista o conduttore televisivo ma certo
un peso determinante è dato anche dalla linea editoriale e politica data
dai proprietari dei giornali e dai loro interessi. Credo che molti giornalisti
siano condizionati inoltre da quel
deleterio processo di competizione che è uno dei frutti malati dell’attuale
sistema globale e anche da fattori psicologici:
la paura del cambiamento, soprattutto se appare radicale, la fedeltà
a quel conservatorismo storico
dell’elettorato italiano che, oggi, a
causa di una crisi ancor più spaventosa, tanti cittadini sembrano invece aver
superato, difatti il consenso al M5S non cala.
Insomma, la paura del baratro, di montiana memoria, non paga
più, come la faziosità eccessiva nell’
informazione. Anzi, alla lunga, finisce col diventare controproducente. Ma il
problema di come educare il pubblico ad
una corretta lettura dei giornali e Tv rimane. Forse, una maggior disponibilità
al confronto, al dialogo online, col
proprio pubblico, da parte dei giornalisti, potrebbe giovare.
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