mercoledì 28 febbraio 2018

GLI UOMINI GIUSTI AL POSTO GIUSTO DI LUIGI DI MAIO

Un anno fa, pubblicavo sul mio blog un post dove sostenevo che, per governare bene, è fondamentale mettere gli uomini giusti nei posti giusti.
E’ quel che Luigi .Di Maio ha fatto oggi proponendo la sua squadra di governo ed indicando il ruolo che ogni singolo soggetto ricoprirà, nei vari ministeri, sulla base delle proprie specifiche competenze.

domenica 4 febbraio 2018

PAR CONDICIO, QUESTA SCONOSCIUTA. PERCHE’ NON INTERVIENE L’AGICOM?

In questi giorni  di campagna elettorale, mi capita di assistere a trasmissioni televisive o  talk,soprattutto al mattino, sulla 7,  dove,  alla faccia di ogni regola di par condicio,  si  “spettegola”   quotidianamente sul  M5S  in assenza totale di contraddittorio, con ospiti,  spesso fissi, della partitocrazia e nessun rappresentante del M5S.

Sono consapevole che nessuno di noi potrà mai essere, neppure il giornalista più attento e corretto, completamente obiettivo ed imparziale, ma in  alcune di queste trasmissioni si sta davvero raggiungendo il colmo di una intollerabile  faziosità e scorrettezza politica.

 Poiché mi hanno insegnato che parlare male degli assenti è già di per sé  un atto eticamente  scorretto, ne sono, francamente nauseato.
D'altra parte, anche  in altri programmi più prettamente  di informazione, la musica non cambia. Anche se in modo più sottile, si utilizzano vecchie tecniche per screditare l'intervistato, quasi sempre il  penta-stellato di turno,  con   continue interruzioni,  battutine,  domande tendenziose o  il  supporto di servizi mirati, al fine di  delegittimarne l’azione e l’immagine del partito o movimento di appartenenza sgradito al conduttore.

 Non mi soffermo sulle falsità o mistificazioni nelle notizie di  alcuni  giornali perchè sarebbe troppo lungo e questo giochino è altrettanto evidente. Qui le tecniche  variano e servono, in sostanza,come  base di partenza per veicolare alcune  notizie in alcune trasmissioni televisive,  riprese poi con enfasi  dai vari conduttori, appunto per completare questo ciclo di propaganda spesso anti M5S.

Poiché penso che la maggior parte degli spettatori non siano degli sprovveduti, data l’evidenza di questa disparità di trattamento, credo che questo andazzo  finisca paradossalmente col  favorire una crescita di consensi per il M5S. Tuttavia il problema di un  rispetto minimo delle regole che l’Agicom ha pure indicato,  per impedire questa deriva antidemocratica, rimanga e vada coraggiosamente affrontato e discusso. Non ho certamente io il titolo per farlo, lo dovrebbero fare gli organi terzi preposti e coloro che l’informazione la producono oltre che i rappresentanti di una politica onesta e rispettosa della Democrazia.
Posso solo  domandarmi come cittadino, perché l’ organismo sopra citato  resti a guardare e non intervenga.

Comunque la si pensi politicamente, credo che chi ha a cuore la correttezza, l’obiettività ed onestà intellettuale della nostra informazione, non a caso  precipitata negli ultimi posti al mondo per credibilità, non possa che indignarsi e sperare che, almeno negli ultimi giorni di campagna elettorale, qualcuno  intervenga a far  cessare questo scempio.

D’altra parte, sperare che i cittadini facciano giustizia nelle urne non mi pare comunque la via più giusta per risolvere questo problema fondamentale per la nostra democrazia. Sicuramente a medio e lungo termine, bisognerà trovare soluzioni per   riformare profondamente il nostro sistema informativo se davvero vogliamo garantire un futuro a questo Paese, già disastrato da anni di mala politica, di asservimenti al potere e di corruzione una possibilità di rinascita.

 Non esiste libertà vera se  la nostra informazione non lo è, se non ci sono  di regole che vengano fatte applicare pur garantendo la massima libertà di espressione ai mezzi di informazione. Infine  credo sarebbe utile  cercare di educare, fin dalla scuola,  il   futuro cittadino all’ acquisizione di un metodo critico di analisi della realtà politica e sociale.


Per l’immediato servirebbe invece  che gli organismi di controllo si facciano sentire  concretamente  con sanzioni  che facciano capire   che libertà di  espressione non significa che, ogni conduttore i televisivo   possa spadroneggiare in Tv, invitare chi gli pare,  senza rispettare alcuna regola e  quei milioni di cittadini che, a torto o ragione, credono e votano per un movimento di opposizione  a loro sgradito utilizzando scorrettamente la propria posizione di privilegio.