giovedì 8 dicembre 2016

MUOIA SANSONE E TUTTI I FIGLI SUOI

Lo schiaffone, preso dagli Italiani con la netta vittoria del no,  sembra non aver avuto effetti  salutari sulle caste partitocratiche di finta sinistra e di parte della destra. Neppure su quella di giornalisti e conduttori televisivi, visto il livello  della loro quotidiana  disinformazione politica.


Stiamo già assistendo, dopo aver sprecato denaro pubblico per mance elettorali  e mesi di tempo sulla schiforma, per fortuna bocciata, all’ ennesimo squallido teatrino della politica nostrana. Agli ipocriti vecchi  balletti di sempre. Alle stesse insulse chiacchiere da salotto nei talk televisivi.

Da un lato, si agita la patetica sinistra pd  con i suoi reduci, in cerca di rivalsa, capeggiata da Bersani, il temporeggiatore , che  si inventa  le scuse più incredibili per ritardare il voto con lo scopo evidente  di rosolare meglio Renzi, sostenuto da truppe fresche che stanno lasciando lentamente il carro renziano, sia per salvarsi  la futura poltrona, sia  il  vitalizio, altri, meno venali, ma altrettanto riprovevoli, per cercare di costruirsi  una legge anti-5stelle col supporto della destra berlusconiana.

Sulla  terzo fronte, marciano compatti  Salvini e Meloni, che vorrebbero votare subito senza neppur cambiare la legge attuale, diversa per  camera e senato, che ci porterebbe alla paralisi politica.
Temporeggia  anche la corte costituzionale che rimanda  incredibilmente  la decisione sull’ Italicum di 2 mesi, condannando il Paese ad altri mesi di non governo.. Mattarella ovviamente ha innestato  il freno a mano, in parte anche giustamente. L’altra parte  potremo giudicarla solo dalle sue mosse successive.

L’unica posizione sensata e coerente, col voto dei cittadini,  appare  quella del M5S che vorrebbe modificare l’ Italicum, prima ancora dell’intervento della Corte costituzionale, eliminando le parti a rischio per applicarla poi anche al senato. Operazione che richiederebbe qualche settimana  e che consentirebbe di andare al voto già tra qualche mese.

Anche Renzi (loro inconsapevole maggior alleato in questa fase di scontro interno pidino)vorrebbe andare subito a votare, per non bruciarsi ogni possibilità di riscatto, ma lo tengono per ora a  bagno maria. Pare incredibile ma è davvero convinto di partire da quel 40%. dei si al referendum. Lasciamoglielo  credere, forse,  col suo supporto,  gli Italiani potranno finalmente tornare presto all’ esercizio di quella democrazia che gli è stata sottratta insieme a sovranità e diritti in questi ultimi anni.
Insomma: "muoia pure  Sansone con tutte le caste sue, purchè finisca questa  tragicommedia  ormai insopportabile.

De resto l'ex presidente del consiglio, pur nel suo egocentrismo arrogante e perciò cieco, è abituato ai bruschi risvegli fin dai tempi della sconfitta con Bersani  e quella finale, inevitabile,  alle prossime elezioni, non dovrebbe poi fargli così male.

Comunque, non come quello  che ha fatto il suo governo  al Paese che non si merita altri mesi di agonia , di prigionia per gli scontri interni delle fazioni pidine o per gli squallidi interessi di una classe politica che non vuole mollare neppure un osso ormai spolpato.

Non si sono ancora resi conto che il vento è da tempo cambiato e che per quanti trucchi possano inventarsi per ritardare la fine di un sistema, il corso della storia non concede spazio di salvezza  a chi ne è già fuori da tempo.  

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